
In una bella intervista realizzata da Matteo Piano e pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport, Paola Egonu ha raccontato le emozioni della scorsa estate in Nazionale. Di seguito un estratto delle sue parole: “La scorsa estate è stata strana per me, non è stata piena di sensazioni super positive. La batosta più grande è arrivata all’Europeo, vivevamo una situazione non equilibrata per i tanti imprevisti di diverso tipo che abbiamo avuto, e la semifinale contro la Serbia è stata l’apice di quel buio. Sembrava non andasse nulla e io non ho mai commesso così tanti falli da seconda linea in vita mia tutti insieme. Ho pensato: che c…o succede? Proprio oggi!? Io quel giorno non vedevo l’ora di scendere in campo e batterle. Volevo che dimostrassimo che avevamo fatto un passo avanti da quella finale mondiale persa. Mi ha fatto male non riuscire a fare proprio in quell’occasione quello che riesco a fare di solito…Ho pianto tutta la notte. Non piango davanti a tutti, l’ho fatto con i miei punti di riferimento che sono Miriam Sylla, Monica De Gennaro e Ofelia Malinov. Non voglio mostrare le mie debolezze, poche persone possono vederle. Sentivo quel peso perché nella mia testa l’unica cosa che volevo fare durante la gara era attaccare. E invece non sono riuscita a farlo secondo le mie reali capacità. Il giorno seguente nella finale per il bronzo contro la Polonia ho tenuto dentro le lacrime che avevo ancora, perché non volevo dare la precedenza al mio stato d’animo. Le compagne di squadra erano la mia priorità”. Su sè stessa: “Mi sento già una donna. Anche se con le poche persone che mi sono più vicine mi lascio andare ed emerge il mio lato più infantile. Questo capita anche perché sono andata via di casa quando ero molto giovane e da allora ho dovuto, ma anche spesso voluto fare delle scelte che mio hanno gradualmente portato a scoprire la Paola Egonu donna”. (Fonte: La Gazzetta dello Sport)