
Di seguito un estratto dell’intervista di Vladimir Ivanov per la testata Sport Express ad Arina Fedorovtseva, stella nascente della pallavolo russa. Nata a Mosca il 19 gennaio del 2004, il giovane opposto (impiegata anche come laterale) milita nella Dinamo-Ak Bars Kazan (con cui ha vinto il Campionato e la Coppa di Russia) ed ha esordito in SuperLiga all’età di 15 anni. Con le nazionali giovanili ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei 2019 Under 16 (della cui edizione è stata best scorer). Quest’estate era stata convocata da Sergio Busato al collegiale della Nazionale maggiore, prima che venisse annullato per l’aggravarsi della situazione epidemiologica. “Ho iniziato con il nuoto. I risultati erano buoni, ma non ero entusiasta. Avevo la sensazione che non facesse per me. A 10 anni ho cominciato a giocare a pallavolo ed ho sentito subito un desiderio completamente diverso, ero attratta dagli allenamenti. Nella squadra c’erano ragazze più avanti nel percorso, ma le ho raggiunte. A quanto pare ho una certa predisposizione per la pallavolo…Da dicembre sono stata aggregata regolarmente alla prima squadra. Nel nostro team c’è un ottimo clima che mi ha fatto sentire molto a mio agio. Non ero intimorita, avevo solo tanta voglia di dimostrare. Mi piace la tattica, capisco tutto ed è interessante, è un lavoro serio…Le Olimpiadi del 2021 sono un obiettivo. Un anno per una giocatrice giovane è un tempo abbastanza lungo per migliorarsi ed eliminare le lacune più evidenti nei confronti delle giocatrici più esperte. Sarà una stagione importante per fare esperienza e la nostra squadra giocherà la Champions League. I tre migliori opposti della storia? Tijana Boskovic, Ekaterina Gamova e Sheilla Castro”. Sergey Fedorovtsev, padre di Arina, è stato un campione di canottaggio, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene (2004) ed agli Europei del 2011 e del 2015: “Arina ha nuotato per molto tempo, poi ha provato la pallavolo e le è piaciuta. Non abbiamo costretto nessuno dei bambini a fare qualcosa, ma sono tutti atleti. Maria è follemente innamorata della ginnastica ritmica ed ora è in ritiro con la Nazionale russa. Arina ha esordito in Superliga molto giovane, ma nessuno ha forzato la sua preparazione. Semplicemente lei si dedica al lavoro e riesce in quello che fa. Noi stessi non ce lo aspettavamo. Gli esperti dicono che è un talento, che ha buone statistiche ed un’eccellente visione di gioco. Se è stata convocata in Nazionale vuol dire che è piaciuta anche a Sergio Busato. Arina ha un approccio molto responsabile alla formazione e sa chiaramente cosa vuole dalla vita”. (Fonte: volley.ru)