
Tokyo. Dopo 3 medaglie d’argento (Los Angesels 1984, Pechino 2008, Londra 2012) e 2 di bronzo (Barcellona 1992, Rio de Janeiro 2016) la nazionale statunitense di pallavolo femminile è riuscita, alla Ariake Arena di Tokyo, a conquistare la sua prima, storica, medaglia d’oro olimpica: 3 a 0 (25-21, 25-20, 25-14) il punteggio con cui gli USA, in 1 ora e 22 minuti di partita, hanno superato il Brasile (arrivato imbattuto all’ultimo atto della rassegna a cinque cerchi). Karch Kiraly ha schierato gli Stati Uniti con Jordyn Poulter (1 punto a muro) in palleggio ed Andrea “Annie” Drews (top scorer con 15 punti realizzati, di cui 1 muro vincente) opposto, la capitana Jordan Larson (autrice di 12 punti, tutti in attacco, tra cui quello che ha chiuso il match) e Michelle Bartsch (14, di cui 1 ace e 2 muri vincenti) in banda, Foluke Akinradewo (5, di cui 1 a muro) ed Haleigh Washington (8, di cui 3 muri vincenti) al centro, Justine Wong-Orantes libero; subentrata: Kimberly Hill (1 punto al servizio). Ze Roberto ha mandato in campo il Brasile con la palleggiatrice Macris e l’opposto Rosamaria Montibeller (8, di cui 1 ace e 2 muri vincenti) sulla diagonale, le laterali Gabi (10) e Fe Garay (11, di cui 1 muro vincente), le centrali Ana Carolina Da Silva (3, di cui 1 a muro) e Carol Gattaz (3, di cui 2 muri vincenti), il libero Camila Brait; subentrate: la capitana Natalia Pereira (4), Ana Cristina De Souza, Ana Beatriz Correa e Roberta. Ace: 2 a 1 per gli USA. Muri: 8 a 6 per gli USA. L’argento di Tokyo è la quinta medaglia olimpica nella storia del Brasile, dopo 2 bronzi (Atlanta 1996, Sydney 200) e 2 ori (Pechino 2008, Londra 2012). Sempre più nella leggenda Karch Kiraly, che conquista la sua quarta medaglia d’oro olimpica: dopo i 3 ori da giocatore (Los Angeles 1984 e Seul 1988 nella pallavolo ed Atlanta 1996 nel beach volley), a Tokyo 2020 è arrivato anche quello da allenatore. (Dati: FIVB)






